C’è qualcosa di rassicurante nei sequel che funzionano. Happy Gilmore 2 lo è. E mentre scala la Top 10 di Netflix in tutto il mondo, il film riporta al centro una verità che ci riguarda tutti: crescere non significa smettere di essere sé stessi.
Adam Sandler veste ancora i panni di Happy, ma questa volta c’è più malinconia, più ironia sulla vita adulta, sulle aspettative del successo e sulla voglia (a volte goffa) di restare fedeli a ciò che si è sempre stati.
Perché piace così tanto?
- Perché chi ha amato il primo film ci ritrova un pezzo della propria giovinezza.
- Perché i nuovi spettatori scoprono una comicità semplice ma autentica.
- Perché ridere oggi, più che mai, è necessario.
E il golf? È lo sfondo ideale: uno sport fatto di attese, concentrazione, e colpi che possono cambiare tutto. Proprio come la vita. Happy Gilmore 2 non è solo un film. È una pausa da tutto il resto. Ed è per questo che, probabilmente, è diventato il numero uno su Netflix.